Recovery 


CARICO LIMITE DI LAVORO. Per carico limite di lavoro o portata o WLL (Working Load Limit) si intende il carico massimo da applicare ad un determinato componente. Un WLL di 3000 kg ci permetterà di sollevare/trainare senza alcun problema un peso di 3000 kg. Normalmente si cerca di tutelarsi sovradimensionando il WLL rispetto alle proprie effettive esigenze.

CARICO DI ROTTURA. Si intende il carico che procura il cedimento del componente in questione.

COEFFICIENTE DI SICUREZZA. L'UNI, acronimo di Ente Nazionale Italiano di Unificazione, è un ente normatore (riconosciuto da leggi dello Stato) che stabilisce le specifiche che certi materiali e componenti devono necessariamente rispettare definendone anche le procedure di collaudo.
Per i nastri di sollevamento il Coefficiente di Sicurezza è di 7:1
Per i ganci, i grilli e  le funi di acciaio il CDS è di 5:1
Per le catene da sollevamento il CDS è di 4:1
Questo significa che il cedimento avverrà sottoponendo l'attrezzatura ad un carico 7, 5, 4 (a seconda del materiale) volte superiore al suo WLL. Al fine di ottenere una certificazione ufficiale le aziende devono dimostrare in fase di collaudo che il proprio materiale potrà semmai cedere ad un carico maggiore ma assolutamente non ad uno inferiore.

Da questo primo discorso scaturisce evidente che nella scelta del proprio recovery kit bisogna orientarsi verso materiale che sia in possesso di certificazioni. I dati sono in genere riportati su targhette oppure stampigliati sul materiale stesso. Se ciò che abbiamo adocchiato non possiede queste caratteristiche faremmo bene a posare i nostri occhi altrove.

GRILLI
CINGHIE PER IL TRAINO
PUNTI DI ANCORAGGIO

 

                                   

 


 

 

 

 

 

 

 

 

GRILLO A LIRA o GRILLO AD OMEGA o BOW SHACKLE.


Non tutti i grilli sono uguali! Questo è un punto di partenza fondamentale. Ne esistono infatti di vario materiale e  fattura e non tutti hanno la stessa portata. Riteniamo siano da prediligere i grilli ad alta resistenza, i forgiati sugli stampati, quelli dalla forma a lira su quelli a D per la maggiore capacità di resistere allo stress in trazione e la maggiore progressività nella deformazione nell'evenienza che ci si avvicini al carico di rottura. Nella scelta dei grilli che faranno parte del nostro Kit di Recovery ci affideremo a quelle ditte che sono in grado di certificare i carichi di rottura e pretenderemo che questo sia stampigliato sul grillo stesso. Le portate sono stabilite dalle norme UNI e per i grilli a lira sono le seguenti:

 

D
mm
D
"
B
mm
C
mm
D1
mm
H
mm
S
mm
PESO
gr
WLL*
kg
11 (7/16) 36,5 26 22 17 10 150 1000
13 (1/2) 43 29 25 18,5 11 210 1500
16 (5/8) 51 32 33 22 13,5 370 2000
19 (3/4) 64 43 40 27 16 650 3250
22 (7/8) 76 51 47 31 19 1060 4750
25 (1") 83 58 52 36 22 1560 6500
28 (1"1/8) 95 68 59 43 25 2320 8500
32 (1"1/4) 108 75 64 47 28 3280 9500
35 (1"3/8) 115 83 72 51 32 4510 12000
38 (1"1/2) 133 92 84 57 35 5930 13500
42 (1"5/8) 146 99 92 60 38 7890 17000
50 (2") 178 126 100 74 45 13400 25000
A titolo di esempio i dati di un grillo da 7/8 stampato

22

(7/8) 89 74 49 44 22 1300 1500

Una incongruenza che è possibile riscontrare nei grilli a lira è che certe aziende riferiscono la taglia del grillo a D (vedi disegno) mentre altre ad S. In pratica non cambia nulla perché si parla sempre dello stesso grillo riferendosi a questo come grillo da 7/8 oppure da 3/4 ma la sua portata sarà sempre di 4.75 t.


UN EVENTO DA SCONGIURARE

 


 

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CINGHIE PER IL TRAINO o BRACHE/BRAGHE/TIRANTI DI SOLLEVAMENTO o TOW STRAP

Le cinghie per il traino si presentano essenzialmente sotto due forme: Le cinghie a nastro ovvero quelle che siamo normalmente abituati a vedere in dotazione a bordo della maggior parte dei fuoristrada e le funi tubolari ad anello. Entrambe sono realizzate in poliestere. I nastri della migliore qualità sono a doppio strato, con uno strato in nylon cucito di rinforzo sulle asole, con una targhetta che ne certificata la portata e CDS di 7:1. Le funi tubolari ad anello sono invece una novità nel mondo del 4x4. Il loro successo è decretato dalla loro versatilità, maneggevolezza e non ultimo un prezzo decisamente inferiore. A titolo di esempio un nastro con un WLL di 4000 kg  è largo 120 mm ed occupa uno spazio notevole a bordo. Una fune tubolare invece è larga poco più di 50mm, è più morbida e facile da stivare oltre ad adattarsi benissimo a tutti i tipi di traino. L'allungamento max. di queste funi, così come per i nastri, prima della loro rottura è del 10%. Un discorso a parte meritano le così dette Kinetic Ropes delle funi che sono in grado di allungarsi molto e rilasciare così improvvisamente durante il traino un grande quantità di energia. I recovery effettuati con le Kinetic Ropes sono effettivamente degli enormi strappi sui quali si conta sull'energia elastica accumulata e poi restituita dalla fune. Come osservazione facciamo notare l'azzardo insito in questo tipo di operazione  e la maggiore tranquillità di esercizio di una cinghia tradizionale che con il suo ridotto allungamento non potrà mai pericolosamente accumulare energia.

I nastri secondo gli Standard Europei

 CODICE
LARGHEZZA

COLORE ASOLE
Lunghezza in mm
PORTATA
VERTICALE in kg
A CANESTRO
in kg
A CAPPIO
in kg
CDS 50

VIOLA

250

1000 2000 800
CDS 60 VERDE 250 2000 4000 1600
CDS 75/90 GIALLO 300 3000 6000 2400
CDS 120 GRIGIO 400 4000 8000 3200
CDS 150 ROSSO 400 5000 10000 4000
CDS 180 MARRONE 500 6000 12000 4800
CDS 240 AZZURRO 500 8000 16000 6400
CDS 300 ARANCIO 600 10000 20000 8000

Vale la pena fare un'analisi delle varie opportunità che ci offre il mercato. Troppo spesso infatti si sentono dichiarare portate di 8000/10000 kg senza nessuna precisazione in merito al fatto che si stia parlando di portata o carico di rottura. A questo punto potrete trarre da soli le conclusioni: se si tratta di carico di rottura l'articolo non ci interessa in quanto il suo WLL sarebbe di circa 1150/1420 kg, se invece si tratta di WLL allora quella cinghia di traino dovrebbe avere una larghezza di 240/300 mm e, lasciatemelo dire, un costo per 8 metri oscillante fra i 400 ed i 450 Euro!


 

 

 

PUNTI DI ANCORAGGIO o RECOVERY POINTS

Partiamo in questo caso da un assunto: le Land Rover non vengono fornite dalla Casa con dei Recovery Points utilizzabili in sicurezza durante il fuoristrada. I 4 anelli che troviamo imbullonati sul nostro telaio erano  installati come punto di ancoraggio per le imbracature durante i trasporti navali, presumibilmente per evitare danni ai veicoli nuovi attraversando il canale della Manica. Adesso che i trasporti navali non utilizzano più questo sistema, possiamo pensare che essi siano rimasti come residuo ancestrale e tuttavia resistere ad un traino molto leggero. Chi ha fatto esperienze diverse avrà notato come gli occhielli abbiano ceduto ovalizzandosi e deformando la camicia presente sul telaio. Dobbiamo quindi intervenire personalmente e scegliere fra le molteplici soluzioni che sono sul mercato. Ancora una volta, suggeriamo di scegliere qualcosa di veramente robusto e dimensionato al nostro veicolo. In linea generale più un gancio è piazzato in basso e migliore sarà la leva sulla quale agiremo per tirare in salvo il nostro veicolo. A questo si oppone il fatto che in alcune situazioni (fango molto profondo) un Recovery Point in basso potrebbe essere difficilmente o per nulla raggiungibile.

 

                                   


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